Gengive sane in confronto a gengive malate

È una malattia infiammatoria provocata dai microrganismi della placca batterica.
È indicata come malattia parodontale (o parodontopatia) perché colpisce
il parodonto, cioè l’insieme di strutture che circondano il dente e lo
mantengono saldamente attaccato all’osso. Se non curata, l’infezione procede in profondità: la gengiva si allontana dal dente, creando tasche in cui i batteri si accumulano; il tessuto osseo viene distrutto; i denti perdono supporto e diventano mobili.


È opinione diffusa che contro questa malattia, un tempo chiamata piorrea, vi sia poco da fare e che sia normale esserne affetti se ne hanno sofferto i propri genitori.

In realtà i disturbi delle gengive e dell’osso sottostante possono essere prevenuti e controllati.

 


Come capire se si soffre di malattia parodontale
La malattia provoca sintomi molto scarsi e quindi può progredire e aggravarsi
senza quasi accorgersene. Per questo motivo è fondamentale sottoporsi
regolarmente a visite di controllo in modo tale che il dentista possa intervenire tempestivamente. In particolare, non bisogna aspettare che compaiano i sintomi tipici della malattia avanzata (per esempio la mobilità dei denti) per farsi visitare.
I problemi gengivali sono spesso silenti, la sintomatologia può non apparire fino ad uno stato avanzato della malattia. Alcuni dei sintomi elencati di seguito rappresentano dei campanelli d'allarme di cui tenere conto: 

  • rossore, gonfiore o poca tonicità delle gengive e qualunque altro dolore all'interno della vostra bocca
  • sanguinamento durante lo spazzolamento,l'uso del filo interdentale o l'assunzione di cibi duri
  • gengive che si stanno retraendo e fanno apparire i denti più lunghi di come erano un tempo
  • perdita e mobilità dei denti
  • pus tra i denti e le gengive
  • cattivo odore persistente
  • un cambiamento di come una protesi mobile si adatta alla vostra bocca

 Milioni di persone ignorano di avere una grave infezione che può portare alla perdita dei denti se non trattata.

 

 


Fattori di rischio
Alcune malattie, come il diabete, e alcuni stili di vita, come il fumo, si associano con più frequenza alla comparsa della malattia.

 

Come si cura
È irrinunciabile, per il successo delle cure, il miglioramento dell’igiene orale ed è auspicabile l’abbandono di abitudini, come il fumo, che possono ridurre la possibilità di successo delle terapie.
I trattamenti parodontali possono essere di tipo chirurgico o non chirurgico, in base allo specifico quadro clinico. La detartrasi e la levigatura radicolare (cioè la rimozione della placca e del tartaro dai denti sopra e sotto il livello della gengiva) e la rimozione dei fattori irritanti locali (per esempio eventuali otturazioni non idonee) sono il fondamento irrinunciabile di ogni terapia parodontale.

Rivolgendovi a un specialista in  parodontologia sarete in grado di affidare la vostra bocca in mani sicure ed esperte con la garanzia di ottenere i migliori risultati estetici e le terapie piu' innovative.

                                                                                                                                 

Le malattie parodontali possano avere effetti sistemici diretti attraverso la disseminazione per via ematica di batteri patogeni, o effetti sistemici indiretti, attraverso il ruolo negativo esercitato dalla infiammazione sistemica.
E' importante sottolineare che sia le parodontiti che le malattie sistemiche correlate rappresentano fenomeni patologici la cui eziopatogenesi è multifattoriale, condividendo numerosi fattori di rischio legati agli stili di vita ( ad esempio il fumo) oppure legati al patrimonio genetico (maggiore suscettibilità a contrarre o sviluppare una determinata malattia). L'esistenza di fattori di rischio comuni può contribuire a confondere i dati ottenuti nei numerosi studi pubblicati, rendendo difficile la dimostrazione di un nesso di causalità.